Sono tante le donne che hanno fatto la storia del teatro come Titina De Filippo, Tina Pica, solo per fare esempi noti. Alcune nell’ombra di parenti o fratelli famosi, sono rimaste, nonostante il loro talento, – è il caso di dirlo – dietro le quinte. Tra queste Luisella Viviani, attrice e cantante, sorella di Raffaele Viviani. Tra le altre cose, Luisella ha lasciato ai posteri alcune stupende versioni, di cui una registrazione casalinga, di “Bammenella”, inserita dal drammaturgo in “Toledo di notte”, in cui Luisella fu assoluta protagonista, emblematica interprete di quel mondo di diseredati miseri, fotografato da Raffaele in tantissimi testi. Luisella è l’antidiva. La voce potente e appassionata, una presenza scenica ipnotica, Luisella canta quella prima versione di “Bammenella”, nella stesura originale, che non è quella resa poi nota da Angela Luce, molti anni dopo. Quella prima versione era stata scritta e musicata per lei, che ne fece un suo cavallo di battaglia.
Contrapposta a Elvira Donnarumma, nell’approssimarsi dell’epoca del divismo – di cui fu figura rappresentativa Eleonora Duse – Luisella era spontanea, viscerale. Non solo drammatica, Luisella divenne famosa, anche per “ ‘E stroppole e Luisella”. Collaborò a stretto contatto con il fratello, e ciò è accaduto molto spesso in tutte le famiglie di teatro. Raffaele, però, le cuciva addosso sempre un ruolo preciso, come Carmen Zuccona in “Eden Teatro”, Meneca in “Campagna Napoletana”, Donna Zenobia in “Circo Equestre Sgueglia”. Grande presenza a varie Piedigrotta, recita, tra l’altro, con Ettore Petrolini, poi nei drammi di Salvatore di Giacomo “Assunta Spina” e “Mese Mariano”. Ma, come capita spesso nelle famiglie di teatro, improvvisamente litiga e rompe con Raffaele, realizza e mette in scena alcuni suoi spettacoli con una sua compagnia. Inanella qualche insuccesso, per poi ricongiungersi con il fratello, accanto al quale resta fino alla fine. …qui sento di ricordare la mia cara sorella Luisella che, con animo veramente innamorato, ha sposato la causa santa delle mie fatiche portando il suo valido, prezioso contributo artistico alla realizzazione del mio sogno d’arte e pertanto l’animo mio di fratello le è e le sarà sempre infinitamente grato, dirà poi Raffaele di lei. Echeggiano le parole di Eduardo sul teatro: “È stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! Così si fa il fa il teatro, così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere, tutte le prime rappresentazioni e l’ho pagato! Anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato”.
Il cuore di Raffaele, invece, si ferma il 22 marzo del 1950, Luisella lascia le tavole di ogni palcoscenico il 9 ottobre del 1968.
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