L’armonica più bella

I rampolli della ricca aristocrazia e borghesia facevano tappa obbligata alla Reggia di Quisisana. Castellammare nel 1800 era ‘a la page, luogo da visitare assolutamente nel viaggio di formazione che si chiamò Grand Tour. Correvano gli anni, quelli sì correvano, ma nel frattempo i numeri di coloro che tra il 1700 e il 1800, nel loro giro del mondo visitavano i siti più belli e affascinanti cresceva, e l’offerta turistica andava adeguandosi. Lo scenario di collina e mare, il clima, la possibilità di raggiungere altre mete come Sorrento e Capri, la presenza delle terme, dell’acqua salubre, facevano della città una meta ambita per tutti, nobili e non, anche quelli che non provenivano da mete lontane e non avevano visto tante altre città. Insomma occorreva allora un posto dove poter assistere a spettacoli, adeguato a tutte quelle esigenze. E così, considerata una tra le più belle al mondo e rappresentando uno dei pochi palchi per l’esecuzione di concerti di bande musicali, il 28 aprile del 1900, l’architetto Eugenio Cosenza, consegna alla città la cassa armonica. La quale dopo nove anni fu distrutta da una mareggiata, per poi essere ricostruita due anni dopo, nel 1911, nello stile architettonico liberty, in cui la vediamo oggi. I concerti delle bande musicali che si esibirono nella cassa armonica furono numerosissimi, allietando le estati di stabiesi e non che frequentavano la villa comunale. Erano quelli i tempi in cui le signore indossavano bellissimi cappelli parigini, ai bar si sentivano vari accenti provenienti da tutta Europa. L’attenzione dedicata alla cassa armonica per ottenere il migliore suono fu rilevante. A dimostrazione del fatto che non fu concepita soltanto come elemento di arredamento urbano, ma per far parte a pieno titolo della vita della città, nella sua mondanità. Perché non fu solo punto di incontro per ascoltare concerti, ma ospitò anche presentazioni di libri e altri eventi culturali. A proposito di musica ha ospitato le maggiori formazioni bandistiche provenienti da tutto il mondo con repertori anche di musica classica.