La mia maestra si chiamava Sofia
Sofia era un nome che le stava benissimo, dal greco sapienza e dal persiano bellezza, amore ed empatia per gli altri.
Ricordo ancora il suo profumo di violetta e la morbidezza del suo abbraccio.
Trattava la nostra classe, formata da 46 bambine, come un giardino da coltivare.
A lei devo l’amore per la scrittura e per i libri, perché ci faceva scrivere e leggere moltissimo.
Era competente e appassionata di tutte le materie dalla storia alla geometria; letteratura e poesia erano il nostro pane quotidiano.
Davanti ai nostri occhi si aprivano mondi sconosciuti e affascinanti, in cui realtà e fantasia si fondevano. Il tutto era accompagnato da un sottofondo musicale che spaziava da Di Giacomo, Verdi, e la contemporaneità, Zecchino d’Oro compreso.
Ma se da un lato ci rendeva custodi della tradizione e del bello in tutte le sue forme, dall’altro ci ha fatto fare un passo avanti rispetto a molte tematiche facendo iscrivere la nostra classe, una delle prime in Italia al WWF; istituendo una biblioteca di classe con libri per l’infanzia scelti e acquistati da noi bambine che ci scambiavamo; facendoci aprire un libretto di risparmio alla Banca Stabiese; rendendoci esperte nella compilazione di conti correnti, vaglia e telegrammi e istruendoci in moltissime attività pratiche.
Ci ha insegnato che libertà è responsabilità, e quando succede qualcosa siamo tutti coinvolti, nessuno escluso.
Il 26 maggio del 1971 a conclusione del ciclo scolastico delle elementari ci ha congedato così:
Ragazze! Sono le ultime occasioni per ritrovarci tutte insieme, per poter parlare ancora. Poi voi continuerete i vostri studi lontano da questa scuola che vi ha gioiosamente accolto per ben 5 anni ed io, incomincerò un nuovo ciclo con altre bimbe come voi. Mi auguro che tra i vostri ricordi abbiano un posto particolare quelli nati giorno per giorno nella uguale fatica che ci ha unite con affetto sincero.
Nel farvi tanti auguri, vi invito a fare tesoro di ogni cosa buona appresa e vi ricordo che, per divenire delle brave giovanette, dovete non solo essere studiose, ma anche e soprattutto sagge.
Non abbiate timore di non riuscire perché, con la volontà, potrete arrivare dove volete e la conquista sarà tanto più bella quanto più avrete sospirato per raggiungerla.
Con sincero affetto
La vostra maestra.