Il kitesurf tra gli sport più praticati sul lungomare stabiese
In tutte le città aumenta la richiesta di attività sportive e se si pone un minimo di attenzione si può osservare che le persone che corrono, che vanno in bici, che usano pattini a rotelle sono in aumento.
Queste attività rispondono ad un’esigenza di libertà e di contatto con lo spazio esterno.
Castellammare, benché cittadina congestionata dalle automobili, presenta con la sua villa uno spazio che è facile utilizzare per iniziare a correre. La strada che porta a Vico con il suo lungomare offre ai ciclisti viste mozzafiato. Ma le opportunità che la natura stabiese regala con le sue peculiari caratteristiche vanno ben oltre.
Il sole, non appena l’inverno cede il passo alla stagione della rinascita, la primavera, riscalda la città più a lungo e con più intensità. Riscalda anche il mare, ma l’acqua impiega molto più tempo a diventare calda, esperienza che tutti facciamo fin da bambini, quando corriamo sulla spiaggia rovente, per conquistare il bagnasciuga e trovare refrigerio per i piedi. L’aria sulla città arroventata fa un po’ la stessa cosa, scappa!!! Si sposta leggera verso l’alto lasciando che l’aria più fredda che si trova sul mare occupi il suo posto. Questo movimento d’aria che genera vento prende il nome di termica, proprio perché si tratta di uno scambio termico.
La termica di Castellammare è bella almeno quanto il suo panorama e ci vogliono sensi particolari per comprenderla, osservarla e giocarci. Da bambini, quando le nostre percezioni vanno al di là dei cinque sensi, quasi tutti abbiamo giocato con il vento estivo, grazie agli aquiloni.
Tutte queste caratteristiche formano un cerchio di eventi, una collana di perline che legano Castellammare ad una storia iniziata con i fratelli Bruno e Dominique Legaignoux. Tra i primi a sfruttare il vento imbrigliato in un aquilone, in inglese kite, per muoversi su una tavola molto simile a quella da surf, dando vita al KiteSurf.
Questo sport che ha meno di trent’anni, ha già conquistato migliaia di sportivi. In Campania, Castellammare rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati
Da marzo inoltrato ai primi di ottobre decine di praticanti del Kitesurf, per lo più stabiesi, ma sempre di più provenienti da fuori città si riuniscono sull’arenile per montare l’attrezzatura e cavalcare le onde trainati dalla potenza generata dal kite che si muove grazie al vento.
Il KiteSurf da Parigi 2024 è presente anche alle Olimpiadi, con una formula più tecnologica veloce ed esasperata che fa uso anche di appendici chiamate foil che sollevano la tavola fuori dall’acqua lasciandola sospesa tra cielo e mare. Questa evoluzione prende il nome di kite foil ed è praticata anche a Castellammare. Ciò che però rende speciale, prezioso, differente è il rapporto tra i praticanti, i Kiter e lo sport stabiese. A Castellammare il kite surf mantiene una connotazione, esplorativa, tecnicamente si potrebbe definire da free rider; si corre sull’acqua in libertà, senza un obbiettivo preciso se non quello di interpretare al meglio gli elementi naturali, onde e vento. La scena stabiese è fuori da competizioni codificate e standardizzate. Certo i local hanno i loro punti di riferimento le loro regole non scritte, la capacità di giudizio, ma nulla di tutto ciò è finalizzato alla competizione. Se in un primaverile pomeriggio ventoso fate una passeggiata sull’arenile stabiese e volgete lo sguardo al mare non sarà difficile scorgere più di un’impersonificazione umana del Gabbiano Jonathan Livingston.
Diventare Kiter non richiede particolari capacità atletiche e l’età non è un limite, se seguiti da istruttori esperti è possibile iniziare da giovanissimi ma anche oltre i 50 anni. Una conoscenza sommaria dei venti è certamente di aiuto. L’attrezzatura nuova può raggiungere anche i 3000€, ma un kit usato con il quale si può iniziare senza nessun limite per l’apprendimento lo si può trovare a meno di un terzo del prezzo pieno. E’ necessario per la propria incolumità e per quella delle persone presenti sulle spiagge seguire un percorso di apprendimento nel quale si sarà istruiti su tutte le regole di comportamento e sicurezza da adoperare. Sono presenti scuole in tutti gli spot italiani. A Castellammare, proprio per le peculiarità dei local, il modo migliore per avvicinarsi a questo sport è chiedere a ad uno dei tanti praticanti che certamente apprezzerà l’interessamento all’attività che indicherà l’istruttore in attività presente in spiaggia a meno che non sia impegnato in uno dei tanti viaggi in giro per il mondo a cercare le condizioni meteo marine ideali.