Intervista con la Prof.ssa Fabiola Toricco, dirigente dell’ Istituto Professionale Raffaele Viviani
Per la prima volta varco la soglia dell’Istituto alberghiero Viviani di Castellammare di Stabia. Vengo accolta da un’atmosfera calda e accogliente, da un viavai di docenti impegnati e da una sorridente dirigente insediatasi nella scuola da pochi mesi. Con mio grande stupore, tre alunni in divisa mi offrono in maniera impeccabile un ottimo caffè e dei dolcetti natalizi che hanno preparato durante le ore di laboratorio in cucina. Il tutto con una professionalità che, per un attimo, mi fa dimenticare che mi trovo in una scuola. Ho voglia di saperne di più ed è con curiosità che rivolgo e stravolgo le domande che avevo preparato per la Preside Fabiola Toricco.
L’istituto alberghiero Viviani è una realtà formativa che prepara i giovani per il mondo del lavoro in ambito turistico, gastronomico e dell’ospitalità. Quali sono le peculiarità e la missione principale della sua scuola?
Da settembre sto scoprendo un mondo meraviglioso, fatto da tante belle risorse e tante belle professionalità, sia i docenti delle discipline sia quelli degli insegnamenti che caratterizzano i nostri tre indirizzi: sala e vendita , enogastronomia e accoglienza turistica. La nostra missione principale è di far acquisire agli alunni la consapevolezza che per loro è possibile un futuro migliore. Il tratto distintivo di questa scuola è la concretezza dell’esperienza e della professionalità.
La pratica è un elemento centrale nella formazione degli studenti alberghieri. Come sono organizzati i laboratori pratici e quali attrezzature avete a disposizione per garantire un apprendimento di qualità?
La pratica costituisce un pilastro imprescindibile nella formazione degli studenti degli istituti alberghieri, rappresentando non solo un complemento dell’apprendimento teorico, ma anche un’opportunità concreta per acquisire competenze operative necessarie nel mondo del lavoro. Tutte le nostre tre sedi, Agerola, Rovigliano e Annunziatella dispongono di laboratori dedicati alle specifiche aree di specializzazione: sala e vendita, cucina e accoglienza. Già a partire dal biennio gli studenti hanno l’opportunità di approcciarsi progressivamente alle tre grandi aree di competenza sperimentandone le pratiche operative. Tale impostazione non solo consente di ampliare gli orizzonti degli studenti, ma li aiuta anche a maturare una scelta consapevole del percorso di specializzazione da intraprendere dopo il biennio iniziale. Per garantire un apprendimento di qualità, i laboratori del Viviani sono dotati di tutte le attrezzature necessarie capaci di riprodurre fedelmente le condizioni reali del contesto lavorativo. Nella cucina, ad esempio, gli allievi trovano postazioni completamente equipaggiate con utensili professionali. I laboratori di sala e vendita, invece, offrono ambienti curati nei minimi dettagli, con allestimenti che simulano situazioni di servizio reale. Per il settore dell’accoglienza, sono utilizzati laboratori informatici con software innovativi e all’avanguardia per la simulazione di front-office e back-office, completi di software gestionali simili a quelli utilizzati nelle strutture alberghiere.
L’istituto alberghiero è tra i pochi indirizzi che permette ai giovani di lavorare ancora prima del diploma. Lei riscontra questo dato nella sua scuola?
Assolutamente sì. Si sente spesso parlare di una gioventù persa, disillusa; qui ho scoperto LA bella gioventù, ho trovato dei giovani che sacrificano la loro estate per andare a lavorare e non per una questione economica, ma per la loro voglia di specializzarsi. Ogni anno siamo subissati da richieste di imprenditori che cercano personale qualificato.
L’integrazione con il territorio è fondamentale per valorizzare le tradizioni locali.
La vostra scuola collabora con aziende, ristoranti o strutture turistiche della zona? In che modo questa partnership aiuta gli studenti?
Come partner strategici, rivolgiamo una particolare attenzione alla collaborazione con campus universitari, enti pubblici – come i comuni – e associazioni culturali. A titolo di esempio, a Castellammare offriamo servizi di accoglienza turistica nell’ambito delle rassegne teatrali, abbiamo preso parte a diverse e prestigiose presentazioni di libri e sono già in programma manifestazioni sportive di rilevanza internazionale.
Sostenere le iniziative culturali è per noi una priorità, poiché rappresentano il motore primario per la valorizzazione del territorio. La nostra regione, infatti, possiede un enorme potenziale turistico, e l’enogastronomia, insieme all’accoglienza turistica e ai servizi di sala, costituisce un volano fondamentale per innalzare il livello culturale.
Partecipare a competizioni è un’opportunità per gli studenti di mettere alla prova le proprie competenze. Il Viviani partecipa a gare culinarie o enogastronomiche?
Si, proprio in questi mesi abbiamo partecipato al concorso promosso da Artglace , la Confederazione Europea del Gelato, ed è stata una bellissima esperienza. I ragazzi rispondono bene, il concorso è un’esperienza di competizione che fa crescere, dobbiamo abituarli alla sana competizione. Partecipare serve anche per confrontarsi con altre scuole, creare sinergie, fare rete sul territorio.
Dopo il diploma, le opportunità per gli studenti alberghieri sono molteplici. Come supportate gli studenti nell’orientamento?
Facciamo tantissimi corsi di orientamento, anche dopo il diploma. Ad esempio siamo in un partnerariato molto importante per offrire ai nostri alunni anche il Diploma I.F.T.S ( Istruzione e Formazione Tecnico Superiore). Supportare i ragazzi non significa solo orientarli verso il lavoro. Puntiamo a formare professionisti: c’ è differenza tra l’operatore enogastronomico preparato e il ragazzo che vuole semplicemente portare un vassoio. La differenza sta nella professionalità e nella cultura. Noi vogliamo fare quella differenza.
Una menzione speciale va al corso serale. C’è una risposta efficace alla vostra offerta formativa rivolta a chi non è più in età scolastica?
Il corso serale è rivolto a chi desidera ricevere il diploma professionale alberghiero. Ideato per chi non può frequentare i corsi diurni a causa di lavoro, famiglia offre un programma “concentrato” che consente di completare più anni in uno o tre e diplomarsi rapidamente. La responsabile del corso, la prof.ssa Antonella Scarica, i suoi collaboratori, la prof.ssa Todisco Palma e il prof. Gallo Giuseppe sono entusiasti della risposta ai corsi. Il prof. Giuseppe Ruggi, che si occupa dei corsi di cucina, ci racconta dei legami e dell’ambiente familiare che si instaura con gli alunni non più giovanissimi. È un’esperienza arricchente per tutti.
Cosa direbbe ai genitori che stanno valutando di iscrivere i loro figli a questa scuola? Qual è la marcia in più rispetto agli altri istituti?
La nostra marcia in più risiede nella capacità di offrire una speranza concreta per il futuro dei ragazzi. La nostra missione è fornire loro gli strumenti necessari per affrontare il mondo con fiducia, autonomia e consapevolezza delle proprie capacità. La speranza non vista come un semplice ideale, ma come una forza che trasforma ambizioni e sogni. La nostra scuola si impegna a rendere reale questa speranza, offrendo un ambiente stimolante, laboratori innovativi, esperienze sul campo e un corpo docente attento e qualificato. Vogliamo che ogni ragazzo possa guardare al futuro con ottimismo, certo di avere gli strumenti per poter diventare protagonista della propria vita.