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“Fede e Arte” alla scoperta del patrimonio artistico ecclesiastico

Intervista con l’architetto Gerarda Cimmino

L’Associazione “Fede e Arte” nasce nel 1999 aCastellammare di Stabia promossa da Don Antonio Cioffi, ora socio onorario, viene poi ripresa nel 2015 sotto la guida di Don Antonio De Simone con l’architetto Gerarda Cimmino e Don Pasquale Vanacore. Quando incontriamo l’arch. Gerarda Cimmino emerge subito la passione con cui prende parte al progetto dell’Associazione.
Arch. Cimmino cosa si propone l’Associazione e personalmente cosa l’ha spinta ad essere parte attiva all’interno di essa?
L’Associazione nasce con l’intento di riscoprire, custodire e valorizzare i beni ecclesiastici del nostro territorio. Insieme a Don Antonio De Simone e Don Pasquale Vanacore promuoviamo innanzitutto la conoscenza del patrimonio artistico ecclesiastico, spesso sconosciuto, custodito in molte chiese e luoghi di culto di Castellammare. Amo l’arte da sempre e questo forte trasporto per la bellezza delle opere d’arte mi ha spinto verso l’architettura, sostenendo la mia tesi di laurea proprio sulla Concattedrale. Mi sono dedicata poi alla tutela dei beni culturali ecclesiastici in particolare. Penso che attraverso le opere d’arte religiose si possa percepire la spiritualità in modo tangibile rendendo visibile l’invisibile.
Quali iniziative promuove l’Associazione per valorizzare e rilanciare l’arte del nostro territorio?
L’Associazione promuove diverse iniziative tra cui la Rassegna d’Arte Sacra, giunta quest’anno alla sua IX edizione, che si svolge presso il Mudiss di cui è direttore l’ing. Egidio Di Lorenzo. Inoltre organizziamo corsi per la formazione di “Operatore di Beni Culturali Ecclesiastici”, che quest’anno verterà sulla conoscenza delle chiese del centro storico di Castellammare di Stabia, ricco di bellezze artistiche per lo più sconosciute. Abbiamo promosso dal 2019 anche i corsi di restauro, nato per il recupero della macchina delle Quarantore. I corsi sono aperti a tutti coloro che nutrono passione per l’arte e desiderano conoscerla più a fondo.
Quali sono le maggiori difficoltà che incontrate nell’attività della vostra associazione?
Per noi che promuoviamo l’arte, la difficoltà è riuscire ad attrarre pubblico perché, come per il teatro, anche le opere d’arte hanno bisogno di spettatori per esprimere la loro potenza. Per questo cerchiamo di coinvolgere le scuole per stimolare l’interesse dei giovani studenti affinché scoprano e preservino il patrimonio storico e artistico del nostro territorio. A partire dalla scuola materna bisognerebbe organizzare più visite didattiche volte alla conoscenza della propria città per conoscere le proprie radici perché se si conosce, si ama, si divulga e si preserva.
Cosa si augura per l’associazione e per l’arte in generale?
L’arte arricchisce; chi ama l’arte non è mai solo. Il nostro desiderio è che in tanti si appassionino perché Castellammare è una continua scoperta di bellezze che non si esauriscono mai.

 

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Mercoledì, 12 Marzo 2025 -
CASTELLAMMARE DI STABIA