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Mercoledì, 09 Aprile 2025 -

La musica che cura

Lo stabiese Sebastiano Cascone è un musicoterapeuta, riconosciuto a livello nazionale per la sua eccezionale dedizione nel fondere l’arte della musica con l’ambito terapeutico. La sua è una carriera costellata di successi e innovazioni ed è noto soprattutto per il suo impegno e la sua dedizione, capaci di trasformare la musica in uno strumento di guarigione.

Annalisa Imparato: il volto della giustizia e dell’empowerment femminile

Nell’Italia che ancora fatica a riconoscere alle donne il giusto spazio nei ruoli di potere, il magistrato stabiese Annalisa Imparato si impone come simbolo di competenza, coraggio e determinazione. Il suo nome brilla nella lista delle 50 donne più influenti del Paese nel 2024, un riconoscimento conferitole da Fortune Italia durante il G7 sulle Pari Opportunità di Matera. Dal 2017 sostituto procuratore alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si è distinta per la sua lotta alla violenza di genere e al supporto delle fasce deboli.

8 marzo, la donna, i fiori…

I fiori, dall’aspetto delicato e fragile, spesso nascono spontaneamente meravigliosi. Sarà questo il motivo per il quale sovente si regalano e si associano alle donne. Viene spontaneo a volte chiamare una Donna con il nome di un fiore, di fare omaggi floreali sempre gioiosamente accettati. La scelta di far diventare la mimosa emblema dell’8 marzo, risale al 1946, quando due donne dell’Unione Donne d’Italia, Rita Montagnana, che aveva preso parte alle lotte partigiane, e Teresa Mattei, una delle 21 donne entrate nell’Assemblea Costituente, proposero il rametto di mimosa come simbolo in quanto rappresenta bene l’energia, la forza e la tenacia delle donne.

Oi dialogoi: Rafè, Giggino, Renato e l’otto marzo

Rafè quella mattina, nonostante il leggero venticello freddo, se ne stava fuori al bar. Giggino lo vide da lontano e capì che era nervoso.
“Buongiorno, uà e che faccia ca tiene”.
“Sto nervuso. A primma matina agg fatt ‘na discussione cu Mena, pecché rice ca song trent’anni ca jamm ‘o stesso posto in Calabria, pecchè io voglio sta vicino a mio fratello”.

In ricordo di Chiara Pagano

“Caro Luca, tu sei il dono più grande che la tua mamma ha lasciato al mondo. Non hai potuto sentirne la voce, ma ti ha amato più di ogni cosa, lottando fino all’ultimo per darti la vita. Ci saranno giorni in cui sentirai il peso della sua assenza, ma sappi che lei sarà sempre accanto a te, in ogni passo che farai. Nel calore di un abbraccio, nel soffio del vento, nello sguardo di chi ti vorrà bene.
Sei nato dalla forza e dall’amore, e con quell’amore crescerai.”

La libertà delle donne è ancora una sfida

Il Centro Italiano Femminile (CIF) è un’organizzazione fondata in Italia nel 1944, che ha come obiettivo la promozione e la tutela dei diritti delle donne e delle famiglie. A Castellammare è presente dal 2012 e si configura come una realtà di primaria importanza nell’ambito dell’impegno sociale e culturale a favore delle donne e della collettività. Attraverso iniziative mirate, progetti di inclusione e un costante lavoro di sensibilizzazione, il CIF rappresenta un presidio fondamentale per la tutela dei diritti femminili.

“Leggete: vi ritroverete persone diverse”

Intervista all’assessora all’Istruzione e all’Identità stabiese, Annalisa Di Nuzzo

Castellammare ha ottenuto la qualifica di Città che legge. Cosa rappresenta per la città questo importante riconoscimento e quali sono i benefici concreti? Il prestigioso riconoscimento di “Città che legge” rappresenta per Castellammare di Stabia un’importante attestazione dell’impegno collettivo nella promozione della cultura e della lettura.

Nel libro di Plaitano le memorie di Castellammare

Presso lo Stabile Santa Filomena a Castellammare di Stabia venerdì 24 gennaio, l’ Associazione Achille Basile – le ali della lettura, nella persona di Carmen Matarazzo, ha presentato il libro di Giuseppe Plaitano “Castellamare di Stabia: memoria e identità stabiese”.

Cantieri Mercantili: una realtà scomparsa

Preesistente al Real Arsenale di Castellammare Stabia costruito nel 1783, nella stessa località c’erano diversi cantieri mercantili con ben sei scali di costruzione. Una maestranza specializzata, vi lavorava da secoli, fin da Federico II e angioini. Qui i re aragonesi fecero costruire galere per la flotta, quella varata nel 1458 chiamata Castellammare e quelle costruite nel 1465 per ordine di re Ferrante per difendere il litorale dalle incursioni dei corsari barbareschi.

Il giovane Enrico: il ritratto di un’anima rivoluzionaria

Ci sono libri che raccontano la storia, e poi ci sono libri che la fanno rivivere.
Il giovane Enrico di Tonino Scala e Andrea De Simone è uno di questi. Non è solo un romanzo: è un viaggio nel tempo, un ritratto vivido e potente di un Enrico Berlinguer giovane, ancora lontano dalle grandi piazze e dalle celebri interviste, ma già intriso di quell’ideale che lo avrebbe reso una delle figure più amate della politica italiana.

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