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Antonio Gargiulo, un maestro della pittura stabiese

Antonio Gargiulo, nato a Castellammare di Stabia il 13 giugno 1942 è un’icona dell’arte contemporanea italiana. La sua pittura, caratterizzata da tratti essenziali e colori vivaci, ha conquistato il pubblico e la critica, sia in Italia che all’estero.
L’opera del Gargiulo è un’esplorazione profonda dell’animo umano. Le sue tele raccontano storie di vita, di sofferenza, di speranza, spesso con un forte impatto emotivo.
L’artista non ha paura di affrontare temi delicati come la violenza e l’ingiustizia, utilizzando la sua arte come strumento di denuncia e di riflessione.
Gargiulo è un artista eclettico che non si limita alla pittura tradizionale. Sperimenta con diverse tecniche e materiali, come i cartoni e le veline, creando opere uniche e originali. La sua maestria si esprime anche nella scultura, dove le sue opere si distinguono per la forza espressiva e la monumentalità.
Le opere create dal Gargiulo sono state esposte in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’ estero, ricevendo l’apprezzamento di critici d’arte di fama internazionale. Le sue creazioni sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.
Nonostante i consensi anche internazionali, Gargiulo è profondamente legato alla sua terra natale, Castellammare di Stabia.
La sua arte è un omaggio alla bellezza e alla complessità della sua Città, un inno alla vita ed alle sue infinite sfaccettature.
Antonio Gargiulo è un artista completo, capace di emozionare e provocare con la sua arte.
La sua eredità artistica è un patrimonio inestimabile per la Città di Castellammare di Stabia e l’arte italiana.
A coronamento della sua lunga carriera artistica, Antonio Gargiulo ha un sogno nel cassetto.
L’artista ha vissuto in prima persona, un’epoca di lotte operaie, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale che vide la Città di Castellammare di Stabia in prima linea a difesa del diritto al lavoro.
Pertanto vorrebbe onorare la memoria di un grande uomo, Giacomo Matteotti, giovane deputato socialista, trucidato dalle squadre fasciste il 10 giugno 1924, realizzando una sua opera scultorea da allocare nell’omonima piazza Matteotti in occasione del centenario della sua cruente morte.
Si confida, nella sensibilità dell’ intera Giunta comunale affinché si possa realizzare quest’opera di grandissima valenza storica culturale e nel contempo dare merito ad un artista stabiese che nel corso degli anni ha rappresentato degnamente la Città, con la sua arte, in numerose mostre ed eventi culturali,sia in Italia che all’estero.

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Mercoledì, 12 Marzo 2025 -
CASTELLAMMARE DI STABIA