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Al via il concorso letterario Castel di Carta, presidente di giuria Maurizio de Giovanni

Apriranno il 30 settembre 2024 le iscrizioni al concorso letterario Castel di Carta, organizzato da “Nessuno e Centomila” che si preannuncia come un’ occasione succulenta per autori di opere edite e inedite e che vedrà Castellammare protagonista di un evento culturale di grande portata, che avrà come presidente di giuria uno dei massimi scrittori contemporanei, Maurizio de Giovanni. Saranno sei le categorie aperte a opere edite e inedite di autori di tutta Italia, distribuiti nelle categorie Narrativa; Gialli, Noir, Thriller e Polizieschi; Narrativa per ragazzi; Fantasy. Seguono gli inediti compresi nelle sezioni Poesia (anche in dialetto) e Young, che attende opere di studenti delle scuole secondarie di secondo grado di qualsiasi genere, tranne le poesie. Un discorso a parte merita la sezione Poesia che ha come tema “L’ultima canzone”, dedicato a uno dei maggiori parolieri e poeti napoletani: Vincenzo Russo, a cui è dedicato il Premio del concorso “Castel di Carta”.

La giuria sarà composta da esperti del settore letterario quali direttori di quotidiani, giornalisti, editor, scrittori, docenti, e membri di club di lettura di tutta Italia che voteranno attraverso una piattaforma digitale; la giuria valuterà le opere secondo criteri di originalità, stile e contenuto. Il termine ultimo per invio delle copie e iscrizione  è fissato alle ore 15 del venerdì 10 gennaio 2025. La premiazione dei vincitori si terrà a maggio 2025, alla presenza del Presidente di giuria, Maurizio de Giovanni, a Castellammare di Stabia, ulteriori dettagli specifici saranno annunciati sul sito ufficiale www.casteldicarta.it

 

 

Vincenzo Russo, il genio breve

Dedicato al paroliere napoletano il Premio “Castel di Carta”

Autore di capolavori come “I’ te vurria vasà”, “Maria Marì”, “Nuttata a mare” e pochi altri, poiché la sua vita fu stroncata ad appena 28 anni da una malattia, da semplice artigiano, costretto ad un umile lavoro alla morte del padre, balzò agli onori della cronaca culturale grazie all’incontro con quell’Eduardo Di Capua, autore delle musiche dell’inno di Napoli in Italia e nel mondo: ‘O sole mio. Nonostante le condizioni economiche e fisiche che gli impediscono di studiare, Russo, riesce a farlo da autodidatta, fino all’incontro con Di Capua, che ne coglie la grandezza. Il successo dei due straripa con Maria Marì, oggi si direbbe hit di portata mondiale, prima incisione mai realizzata in Italia su 78 giri. Il connubio tra il grande musicista e il grande paroliere continua con alterne vicende, come per “I’ te vurria vasà” forse non completamente compresa, ma quasi certamente dedicata al suo amore impossibile, Enrichetta Marchese, figlia di un gioielliere, quindi di una classe sociale inconciliabile. Ancora a Enrichetta fu dedicato il suo ultimo componimento “L’urdema canzona mia”, tema di riferimento per la categoria poesia del concorso “Castel di Carta”, scritta in balia della tubercolosi e dettata a suo cognato nel giugno del 1904. Enrichetta, quando la ricevette la conservò per sempre in un medaglione.

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Giovedì, 09 Gennaio 2025 -
CASTELLAMMARE DI STABIA