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Giovedì, 09 Gennaio 2025 -

Insieme per una nuova cultura ambientale

L’associazione Pro Natura del comprensorio stabiese e dei monti Lattari di cui chi scrive è socio fondatore, legalmente riconosciuta da Comune, Provincia, Regione, e dal Mibact – Ministero dei beni culturali ed ambientali, è un sodalizio di protezione ambientale che mette al centro della sua attività, la salvaguardia dell’enorme patrimonio naturalistico e culturale di cui è dotato il nostro territorio, una salvaguardia minacciata da chi pone al centro l’uomo e i suoi interessi. In questi 40 anni e passa i valori sono stati alla base del nostro impegno: rispetto, solidarietà, partecipazione, educazione. Però INSIEME è la parola su cui voglio incentrare questo articolo. È una bella parola. Come avverbio significa non essere soli, come sostantivo descrive una visione comune e complessiva delle cose. Ricordo un vecchio libro letto circa trenta anni fa dove la protagonista scrisse due righe, che vorrei condividere con voi, appunto sullo stare insieme: “Significa nello stesso tempo essere liberi come nella solitudine, e di essere contenti come in compagnia”. Insieme possiamo fare tante cose. Insieme ti fa sentire comunità. Essere comunità significa preservare il territorio, le risorse, per noi oggi e per chi verrà dopo di noi. Il meglio del futuro è nella comunità, insieme per guardare al futuro nell’unico modo possibile, costruendolo e crescendo insieme. Per questo ho deciso di scrivere questo articolo proprio attorno alla parola INSIEME. Perché solo così potremo costruire un futuro sostenibile che metta davvero al centro le persone e i loro bisogni. Se noi umani siamo il problema, siamo pure gli artefici della soluzione. Senza saperlo in tutte le azioni quotidiane produciamo inquinamenti, emissioni di Co2, che stanno cambiando il clima, il pianeta, il nostro futuro e attentando alla nostra salute. Ridurre l’inquinamento, le emissioni di Co2 è possibile. Acquistare e consumare bene e meglio, si può, anzi si deve. Acqua, rifiuti, suolo, mare, aree protette, agricoltura, spiagge, turismo: tutelare l’ambiente significa contribuire alla crescita di un modello economico e sociale quale risorsa primaria per un futuro migliore delle nostre città, del nostro comprensorio e dell’intera regione. Ciascuno di noi può attivarsi facendo scelte precise. È un dovere e un diritto di cui noi non dobbiamo privarci: vivere in un mondo più sano per noi e per le generazioni che verranno. Ci guadagneranno l’ambiente, il portafoglio di ognuno e la salute. Per i cittadini, le associazioni, le imprese, le industrie, gli amministratori è il momento di agire e i 17 goal dello sviluppo sostenibile sono la traccia e il mezzo di condivisione democratica che permette a tutti coloro che ne abbiano interesse di partecipare alle decisioni partendo dal basso, come sarebbe dovuto essere anche per l’applicazione della Agenda 21, ma disattesa da tutti; un luogo di confronto e di decisione. La partecipazione diretta dei cittadini alle scelte del governo della città riduce i conflitti sociali e ambientali, aumenta la coesione sociale e il senso di appartenenza alla comunità, consente di sentirsi più sicuri, non semplici comparse, ma cittadini che contano e permette di risparmiare tempo e danaro pubblico. Se si decide di lavorare insieme per il bene della collettività, bisogna però gettare via la maschera e scegliere un progetto di vita diretto verso l’autentica vivibilità ed è probabile, anzi certo che alcuni possano trarne vantaggi e benefici, ma ci importa poco, specie quando si lavora per il bene della comunità. Con le nuove elezioni, il neo eletto sindaco una prima scommessa l’ha già vinta conoscendo i problemi di un territorio martoriato da anni di intemperanze, di speculazione edilizia e di criminalità, ha avuto il coraggio di metterci la faccia. La fase successiva che lo attende è complessa e spero che inizi con una incisiva azione per la legalità. Rispetto verso se stessi, gli altri, la natura, l’ambiente e il sociale. La solidarietà è l’impalcatura della convivenza. L’educazione è il pilastro delle nostre attività e senza di essa, ogni progetto o iniziativa sono destinati a fallire. La partecipazione è lavorare in armonia, con fiducia, è discutere, ascoltare, condividere, decidere, realizzare. Per raggiungere questo traguardo l’associazione ProNatura punta sul volontariato e i soci che lavorano e si impegnano desiderano essere ripagati da un ambiente più pulito, più integro, e dalla soddisfazione di sentirsi utili non solo all’ambiente in quanto tale, ma anche alle future generazioni. Sulla qualità del territorio, ambiente, risorse naturali, servizi e lavoro, questa città può e deve svolgere un ruolo determinante e trainante dell’intero comprensorio, per la posizione geografica, per le distanze da altri centri turistici, per il numero dei suoi abitanti, per le sue bellezze e per la sua gloriosa storia passata e recente. Occorre ridare valore all’interesse pubblico, al bene comune, per rendere possibili e concrete nuove azioni per lo sviluppo e l’occupazione, a patto di saper coniugare impegno collettivo, competenze, sensibilità ambientale, slancio e fiducia nelle straordinarie capacità dei nostri amministratori e concittadini. Per troppo tempo questa città, per colpa di chi non ha saputo cogliere il significato della sua naturale vocazione, l’ha relegata al ruolo di Cenerentola. E per i problemi che presenta e per l’urgenza di risolverli, occorre la formazione di una cultura corretta del vivere insieme, che deve passare anche per le piccole cose, per i piccoli gesti di quotidiana civiltà e quindi attraverso questi, si trasformino in efficace deterrente per tutti quei comportamenti al limite della legalità. Il parco dei Lattari, i suoi sentieri, la collina di Quisisana, le acque minerali, il mare, la spiaggia, non ammettono più ritardi. Il circo delle elezioni si è chiuso, Vicinanza ha vinto, lasciamolo lavorare. Tenete presente che le città del comprensorio lo hanno capito e veleggiano col vento in poppa tanto per usare un termine caro a parecchi stabiesi, e allora facciamo che Stabia ritorni ad essere la Amerigo Vespucci dell’intero comprensorio. Curiamola tutti collaborando con le istituzioni e le forze dell’ordine per renderla un posto migliore. Per te che mi leggi, per me, per voi e per tutti. Noi come avvenuto in passato possiamo a disposizione del neo eletto Sindaco per tutte quelle attività che rientrano nelle nostre capacità e competenze.

Ricerche e progetti su Castellammare di Stabia al Convegno sui Monti Lattari

Si sono tenute a Napoli e ad Agerola le Giornate di Studio sui Monti Lattari, organizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana e dal Comune di Agerola, nei giorni 21 e 22 giugno 2024.

Basket Femminile Stabia: la nuova stagione sportiva in vista

La stagione agonistica 2023 2024 del Basket Femminile Stabia si è conclusa con la partecipazione della squadra under 13 al 27° Torneo Eruzioni di Pallacanestro svoltosi nella nostra città nei giorni 31 maggio 1 e 2 giugno.

Regata di giovani timonieri nel mare di Stabia

Domenica 16 giugno, le acque di Castellammare di Stabia hanno fatto da palcoscenico ad uno degli eventi velici più attesi dai timonieri campani under 14: la prima selezione zonale Optimist per la qualificazione ai Campionati Nazionali Giovanili.

Juve Stabia, lavori in corso

Allo stadio Romeo Menti sono cominciati i lavori necessari per l’adeguamento della struttura dove la Juve Stabia si spera, possa disputare non solo le prime gare di campionato cadetto ma addirittura la partita di Coppa Italia con l’Avellino prevista ad inizio agosto.

Vico Fissale la ricerca di Camilla Scala

Il 18 luglio alle ore 18.30 al Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni, Via Marcello Garzia 2, si terrà la presentazione del libro Vico Fissale – la ricerca di Camilla Scala. Romanzo dallo stile raffinato e coinvolgente, che narra la storia delle due famiglie di origine dell’autrice.

Ricordando Armando Pugliese, un Maestro del Teatro italiano

Armando Pugliese non c’è più. È dipartito alla età di 77 anni un grande regista teatrale. Creatore di progetti complessi e folli come l’Orlando Furioso, messo in scena su carrelli mobili in spazi insoliti fuori dagli schemi del Teatro.

Anna Spagnuolo La voce del Teatro

C’è una bambina di quattro anni nella Villa Comunale di Castellammare e rivolgendosi alla madre, che la esorta a non allontanarsi troppo, risponde: “Mamma, arrivo fino a Viviani e torno”. Intende la statua che ancora campeggia allo stesso posto, saccheggiata di alcuni pezzi.

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